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domenica 1 dicembre 2013

Kornati (Republika Hrvatska), 2010

Kornati a maggio, anno 2010, in sei giorni, con Travelinkayak
Invitata dal Presidente CKF, provo a raccontare brevemente la mia esperienza di viaggio in kayak tra l’arcipelago delle Incoronate.
Sei giorni e 100 Km sul mare cristallino tra le isole del Parco Nazionale delle Incoronate in Dalmazia (Croazia), 7 kayaks e 7 kayakers, 5 uomini e due donne (eravamo in due soci del CKF, io e Aldo Faoro) per un’avventura con Travelinkayak di Marco Venturini; queste giornate sono state per me tanto insolite quanto affascinanti.

Siamo partiti da Dugi Otok con i kayaks della Qajaq messi a disposizione da Marco, con i gavoni strapieni di viveri, acqua, attrezzatura da campeggio, cambi di vestiti…(quando ci fermavamo c’erano sacche stagne che spuntavano ovunque!), ed abbiamo “navigato” tra le isole Kornati, Zuf, Levrnaki sino a Mana…
L’altra donna del gruppo, oltre alla sottoscritta, era la simpatica, esperta e brava Tatiana Cappucci che ha grandemente contribuito alla nostra “crescita e formazione” destreggiandosi tra chi voleva imparare o perfezionare appoggi alti, bassi, eskimi..e sempre paziente ha risposto a tutte le nostre domande su pagaie, riparazioni, tecniche di pagaiata, ecc.. ed intrattenendoci con i suoi racconti dei mari del nord.

Le isole sono un paradiso marino, selvagge, uniche, praticamente disabitate, senza corrente elettrica e senza acqua, vi si possono scorgere greggi di pecore al pascolo, alveari, ulivi e di rado si avvista un cartello che spunta nel nulla e recante la scritta “konoba” (taverna) ma nel mese di maggio non tutte sono già aperte.
Spostarsi in kayak in questo mare ti riporta in una dimensione surreale per le nostre abitudini ma subito si capisce che devi fare quello che vuole il mare, il vento o la pioggia e diventa palpabile il fatto che è la natura ad avere l’ultima parola sui tuoi programmi. Abbiamo incontrato un mare al massimo a forza 3, le onde iniziavano a farsi lunghe soprattutto sul fronte più esterno ed esposto delle isole, mentre sul lato interno o rivolto verso la terra le onde si facevano più capricciose; abbiamo ballato sulle onde e planato, abbiamo sudato, pescato, dormito in tenda, fatto il bagno, visto stelle marine, salpe, donzelle, occhiate, castagnole..respirato il profumo del mare, ascoltato le parole delle onde e dei cormorani, visto le stelle in un cielo luminoso, visto panorami mozzafiato..

I compagni di viaggio (Tatiana “Tati”, Marco “il condottiero”, Aldo “il montanaro”, Enrico “il burbero”, Pietro “Piotr”, Carlo “Charlie”) sono stati tutti davvero simpatici, allegri, pazienti e generosi ed hanno contribuito a rendere questa piccola avventura un viaggio davvero indimenticabile.
I miei ringraziamenti vanno a Marco Venturini di Travelinkayak, a Tatiana Cappucci, a tutta la brigata e anche al CKF che mi ha accompagnato spiritualmente anche in questa avventura con il kayak da mare.

Paola (detta “barbie”)

2 commenti:

  1. Grazie a te, cara "Barbie", e continua così, che di donne in kayak ne servirebbero tante di più ;-)
    Ho inserito subito il tuo nuovo blog tra gli amici del blog di Tatiyak: buona navigazione :-)
    bacitati

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